BOTTO DI MERCATO, O’CAMPOS TORNA A CASA. Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Lungo, classe 2004, dopo aver completato il percorso giovanile a SBF e Benedetto Cento ritorna finalmente ad indossare la gloriosa canotta Matildea. Questo sarà il primo anno da senior per lui, l’anno scorso ha disputato il campionato Under 19 Gold con la compagine centese raggiungendo la semifinale playoff, contestualmente ha potuto disputare anche qualche partita con la Serie D.
Un “rookie” di grande qualità per rinforzare il reparto lunghi in vista della prossima stagione! Ale sarà il giocatore più giovane del roster di coach Messini, ma ha già le idee chiarissime: “Quando Ricky mi ha chiamato e mi ha parlato del progetto della Matilde mi ha convinto fin da subito ad accettare questa nuova sfida, perché cercare di andare in Serie D in 3-4 anni è un progetto che pochissime società hanno, soprattutto partendo dalla Prima Divisione. In campo cercherò di fare tutto quello che può essere di aiuto alla squadra. Il reparto lunghi presenta dei nuovi acquisti molto importanti e anche quelli che erano già qui, come ad esempio Ardizzoni, sono giocatori dai quali si può imparare molto. A livello personale voglio migliorare il mio gioco sia internamente che esternamente e sicuramente posso imparare molto dai miei compagni”.
Coach Messini, che ha fortemente voluto l’arrivo di Campini, dice di lui: “Come gli ripeto sempre, io sono il primo tifoso di Ale, così come lui lo è della Matilde Basket Bondeno. Nonostante sia dovuto crescere in altri settori giovanili, Campos è sempre stato innamorato della Matilde. Negli ultimi anni non si è perso una singola partita casalinga, molte volte lo abbiamo ritrovato tra il pubblico anche in trasferta, nonostante fosse “solo Prima Divisione” il suo amore per la nostra canotta gli traspariva dagli occhi. Ale è molto giovane, per questo sento un senso di responsabilità diverso nei suoi confronti, ho sempre pensato prima alle sue esigenze che a quelle della Matilde. Già l’estate scorsa abbiamo parlato tanto, abbiamo cercato insieme diverse soluzioni e alla fine si è accasato per l’ultimo anno di giovanili in una società storica come la Benedetto Cento, nella quale ha completato alla grande il suo percorso arrivando fino alle semifinali playoff. Fin dall’inizio di quest’estate ci siamo incontrati, abbiamo pensato al da farsi, abbiamo vagliato diverse opzioni, infine confrontandosi anche con giocatori dell’esperienza di Giacomo Rizzatti e con il padre Marco, Ale ha deciso di indossare quella canotta che tanto gli fa brillare gli occhi ed io ne sono davvero entusiasta.
Quest’anno per lui deve essere un trampolino di lancio, deve impegnarsi tanto e dimostrare a tutti il suo valore. Il primo anno tra i senior non è mai semplice, ma conoscendo le qualità del ragazzo e la sua voglia di lavorare sono sicuro che riuscirà ad emergere. Sono convinto che abbia fatto la scelta giusta, qui ha uno staff pronto a dedicare anima e corpo alla suo crescita, uno spogliatoio incredibile dove l’under è una specie protetta e soprattutto ha dei lunghi di prim’ordine pronti ad insegnargli i trucchi del mestiere. Il roster di alto livello per un giovane come lui è fondamentale per garantirgli allenamenti di alto livello ad intensità elevata ed al contempo per non farlo sedere sugli allori e far sì che lavori al massimo per garantirsi un buon minutaggio.
Per me ed il mio staff O’Campos è una sfida super stimolante, dobbiamo plasmare un giocatore dalle indubbie qualità e portarlo a rendere al 100% nel mondo dei grandi. Tecnicamente, ha ottimi movimenti spalle a canestro, è quello che abituato a fare, la sua confort zone. È alto 1.93, ma sappiamo che ormai i lunghi moderni devono essere in grado di fare tutto, perciò quest’anno dobbiamo lavorare molto sul fronteggiare l’avversario, sfruttando la sua velocità e il suo dinamismo che nella nostra categoria a quell’altezza non hanno eguali. Anche per lui occorrerà un lavoro mirato ad allungare il suo raggio di tiro, a quell’età è ancora ampiamente in tempo per costruire grande fiducia sul tiro dalla lunga distanza. Difensivamente deve dimostrare di essere duttile, tirare giù rimbalzi certo, ma anche saper accettare un cambio, tenendo in scivolamento contro i più piccolini. Dal punto di vista fisico, Nico avrà il campito di renderlo più “massivo” con l’aiuto della nostra sala pesi, ma mantenendo al contempo la sua innata rapidità di piedi.
Come capite, più il giocatore è talentuoso e più sono gli aspetti su cui si può lavorare. Quello che è certo è che abbiamo una perla preziosa in mano ed è nostra responsabilità valorizzarla al meglio. Contemporaneamente, avere un giocatore come lui in roster aumenta esponenzialmente le possibilità di raggiungere il nostro obbiettivo, siamo davvero fortunati che il suo talento abbia fatto un giro immenso per poi ritornare a casa, al servizio della Matilde.
Io sono e rimarrò per sempre il tifoso numero 1 di Ale, quindi quest’anno mi auguro di potergli insegnare tanto, di vederlo crescere partita dopo partita e soprattutto di regalargli una coppa al suo primo campionato disputato.” 🔥
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