🎙 Il playmaker Andrea Madella l’ha vista così: “Partita dopo partita devo dire che la squadra sta iniziando a girare bene, ci stiamo conoscendo sempre di più ed integrando bene l’uno con l’altro. La partita contro Copparo è servita per far capire di che pasta siamo fatti, che se vogliamo non ce n’è per nessuno, se corriamo come sappiamo fare, se gestiamo bene il ritmo e giochiamo di squadra possiamo essere la schiacciasassi di questo campionato. Il primo quarto siamo partiti forti e abbiamo messo subito la testa avanti, abbiamo avuto un momento di défaillance a fine primo e inizio secondo quarto ma ci siamo subito ripresi e siamo tornati a fare le nostre cose, e quando giochiamo così sappiamo che non ce n’è per nessuno. Partite di questo tipo servono anche per sperimentare nuovi quintetti, nuove cose con i compagni, aggiustare delle letture e chi ha meno fiducia o magari è in un periodo no deve dimostrare che ci tiene ed ha voglia di vincere e così è stato. Ho visto ragazzi che hanno meno minuti entrare con voglia e grinta di spaccare tutto e dimostrare il loro valore ed è stata davvero un ottima cosa.“
Sullo spogliatoio dice: “Siamo un grande gruppo, di amici sia dentro che fuori dal campo, c’è tanto rispetto ed ognuno crede nelle capacità del compagno, quest’anno ci possiamo divertire e togliere tante soddisfazioni. Io mi sto integrando bene e mi sto divertendo tanto, si ride si scherza e ci si impegna quando si deve. Tutto alla grande davvero. C’è ancora da lavorare sui dettagli, ma siamo sulla strada giusta”
Sulla sua prestazione: “Sicuramente ho cercato di gestire la partita senza esagerare, contro avversari magari meno bravi puoi incappare nell’errore di voler fare tanti punti e giocare da solo per far vedere quanto sei forte. Ma non è quello che ci serve. Provo sempre a mettere la giusta grinta in difesa per spronare i miei compagni a seguirmi perché è dalla metà campo difensiva che possiamo poi rubare tanti palloni, mettere intensità e mettere in difficoltà i nostri avversari, siamo fisici, siamo grossi e non dobbiamo temere nessuno. Ho cercato di dettare il giusto ritmo e lavorare su alcuni aspetti come alcune letture di gioco senza pensare troppo ad altro. Volevo divertirmi e vincere tutti insieme e così è stato.”
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